Decreto liquidità in favore delle imprese
Lo Stato per sostenere le imprese italiane in difficoltà a causa del Covid-19 ha emesso il decreto liquidità in favore delle imprese, che prevede garanzie da parte dello Stato concesse attraverso la società SACE S.p.a. (appartenente al gruppo Cassa Depositi e Prestiti) in favore delle banche che erogheranno prestiti alle aziende sotto qualsiasi forma.
Il decreto liquidità in favore delle imprese prevede, all’art. 1, che le garanzie dello Stato verranno rilasciate entro il 31 dicembre 2020 (per finanziamenti di durata non superiore a 6 anni, con la possibilità di avvalersi di un preammortamento della durata fino a 24 mesi) alle imprese che al 31.12.2019 non rientravano nella categoria delle imprese in difficoltà (ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, del Regolamento (UE) n. 702/2014 del 25 giugno 2014 e del Regolamento (UE) n. 1388/2014 del 16 dicembre 2014), e alla data del 29 febbraio 2020 non risultavano presenti tra le esposizioni deteriorate presso il sistema bancario, come definite ai sensi della normativa europea.
Inoltre, l’importo della somma erogata e garantita non potrà superare il 25% del fatturato registrato nel 2019 o il doppio del costo del personale sostenuto dall’azienda.
Ancora, il decreto liquidità in favore delle imprese prevede che la garanzia coprirà tra il 70% e il 90% dell’importo del finanziamento a seconda delle dimensioni e del fatturato della stessa.
Nello specifico, le imprese con meno di 5.000 dipendenti in Italia e un fatturato inferiore a 1,5 miliardi di euro otterranno una copertura pari al 90% dell’importo del finanziamento richiesto, ed, inoltre, per queste è prevista una procedura semplificata per l’accesso alla garanzia.
Ebbene, tale garanzia non esonera comunque gli istituti di credito dalle procedure di verifica della solvibilità tipiche dell’erogazione dei prestiti, con il rischio di un ritardo nell’erogazione della liquidità.
Diversamente, la copertura scende all’80% per imprese con oltre 5.000 dipendenti e un fatturato fra 1,5 e 5 miliardi di euro e al 70% per le imprese con fatturato sopra i 5 miliardi.
Ebbene, tale misure sono subordinate ad una serie di condizioni tra le quali l’impossibilità di distribuzione dei dividendi da parte dell’impresa beneficiaria per i successivi dodici mesi e la necessaria destinazione del finanziamento per sostenere spese ad attività produttive localizzate in Italia.
Inoltre, l’art. 1, comma 1, lett. e) del D.L. 23/2020 prevede una ripartizione delle commissioni annuali dovute dalle imprese per il rilascio delle garanzie: “1) per i finanziamenti di piccole e medie imprese sono corrisposti, in rapporto all’importo garantito, 25 punti base durante il primo anno, 50 punti base durante il secondo e terzo anno, 100 punti base durante il quarto, quinto e sesto anno; 2) per i finanziamenti di imprese diverse dalle piccole e medie imprese sono corrisposti, in rapporto all’importo garantito, 50 punti base durante il primo anno, 100 punti base durante il secondo e terzo anno, 200 punti base durante il quarto, quinto e sesto anno”.
Infine, le commissioni devono essere limitate al recupero di quanto finanziato e l’importo del finanziamento erogato deve essere inferiore al costo che sarebbe stato richiesto dal soggetto o dai soggetti eroganti per operazioni con le medesime caratteristiche, ma prive della garanzia.
Nello specifico, per poter richiedere il prestito le imprese appartenenti alla fascia 1 ( con un fatturato fino a 1,5 miliardi) potranno inoltrare la richiesta direttamente all’istituto di credito. Solo nel caso in cui la delibera abbia esito positivo, la banca richiederà la garanzia alla Sace S.p.a..
Successivamente quest’ultima, processerà la richiesta ed emetterà un codice identificativo del finanziamento, che verrà erogato dall’istituto di credito.
Diversamente, per le aziende con dimensioni maggiori la procedura sarà diversa e sarà il Governo stesso che dovrà emanare un decreto ad hoc.
Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, si può sostenere che il decreto liquidità in favore delle imprese vuole potenziare ulteriormente il Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese, aumentando sia la donazione finanziaria, sia la capacità di generare liquidità anche per le aziende con un numero irrisorio di dipendenti.
Al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato, è stata prevista una semplificazione per le procedure burocratiche per accedere alle garanzie stesse ed un sistema di coassicurazione in base al quale gli impegni derivanti dall’attività assicurativa di SACE S.p.a. sono assunti dallo Stato per il 90% e dalla stessa società per il restante 10%.