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Le imposte sui redditi e IVA hanno aliquote e strutture notevolmente differenti.
La principale imposta sui redditi presente nel sistema fiscale italiano è l’IRPEF (imposta sui redditi delle persone fisiche), la quale è dovuta da chiunque produca un reddito nell’intervallo di tempo che passa tra il 1 gennaio ed il 31 dicembre dello stesso anno.
Per calcolare la tassa, la legislazione nazionale ha associato ad ogni scaglione di reddito, una differente percentuale di IRPEF da corrispondere allo stato, e più nello specifico:
da 0 a 8.000 nessuna tassa applicabile (no tax area);
da 0 a 15.000 il 23% sulla parte eccedente la no tax area;
da 15.000,01 a 28.000 si pagheranno Euro 3.450 + 27% sulla parte eccedente i 15.000 Euro;
da 28.000,01 a 55.000 si pagheranno Euro 6.960 € + 38% sulla parte eccedente i 28.000 Euro;
da 55.000,01 a 75.000 si pagheranno Euro 17.220 € + 41% sulla parte eccedente i 55.000 Euro;
oltre 75.000 si pagheranno Euro 25.420 € + 43% sulla parte eccedente i 75.000 Euro;
Altra imposta sui redditi è l’IRES (imposta sul reddito delle società), che si applica a tutte le società, tranne quelle di persone, che per l’anno 2017 è fissata nel 24% con scaglione unico.
Infine, l’IVA (imposta sul valore aggiunto)è un’imposta applicata sul valore aggiunto di ogni fase della produzione, di scambio di beni e servizi, che al momento è fissa nella misura ordinaria del 22%, ovvero in quella ridotte del 4% o 10% per talune categorie di prodotti e servizi.
In conclusione le imposte sui redditi e IVA risultano avere una notevole incidenza sul reddito delle persone fisiche, soprattutto sui liberi professionisti.